Ogni bambino ha il diritto di crescere sano e in condizioni di sicurezza, di sfruttare il suo potenziale, di essere ascoltato e preso sul serio. Lo ha sancito trent’anni or sono l’Assemblea generale delle Nazioni Unite nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia.
La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia comprende 54 articoli che poggiano su quattro principi fondamentali.1. Il diritto alla parità di trattamento.Nessun bambino deve essere discriminato a causa del sesso, dell’origine, della cittadinanza, della lingua, della religione, del colore della pelle, di una disabilità o delle sue opinioni politiche.
2. Il diritto alla salvaguardia del benessere.Quando occorre prendere decisioni che possono avere ripercussioni sull’infanzia, il benessere dei bambini è prioritario. Ciò vale in seno a una famiglia tanto quanto a livello statale.
3. Il diritto alla vita e allo sviluppo.Ogni bambino deve avere accesso all’assistenza medica, poter andare a scuola, ed essere protetto da abusi e sfruttamento.
4. Il diritto all’ascolto e alla partecipazione.Tutti i bambini, in quanto persone a pieno titolo, devono essere presi sul serio e rispettati. Ciò significa anche informarli in modo conforme alla loro età e coinvolgerli nelle decisioni
A trent’anni di distanza dall’approvazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, sono stati compiuti notevoli progressi. Grazie ai miglioramenti nel campo della presa a carico medica e delle vaccinazioni, sono sempre meno i bimbi che muoiono per cause evitabili. Il numero di bambini – soprattutto femmine – che vanno a scuola è in continuo aumento. Le notizie sul fronte della protezione dell’infanzia non sono altrettanto rallegranti: lavoro minorile, matrimoni precoci e mutilazioni genitali femminili sono fenomeni tutt’ora molto diffusi, senza contare i casi nascosti di abusi, sfruttamento, trascuratezza o discriminazione.
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